Consigli per acquisti sicuri
Sentiamo spesso parlare di garanzia, diritto di recesso, restituzione della merce e della formula 'soddisfatti o rimborsati', situazioni certamente diverse fra loro, ma tutte solitamente rassicuranti per i consumatori i quali hanno la possibilità di ripensare un acquisto che abbia deluso le aspettative.
In particolare la clausola 'soddisfatti o rimborsati' risulta attraente per molti potenziali clienti, i quali possono interpretarla come un sintomo di serietà ed affidabilità da parte di produttori o venditori, a tal punto certi della qualità dei loro prodotti da consentire agli acquirenti di tornare indietro, ricevendo il rimborso di quanto speso, offrendo un'ulteriore garanzia che si affianca a quelli previste dalla legge, pur essendo lasciata alla piena discrezionalità del commerciante, diversamente da altre forme di tutela a vantaggio dei consumatori.
Innanzi tutto è fondamentale precisare la differenza sostanziale tra il "diritto di recesso" e la clausola " soddisfatti o rimborsati".
Il diritto di recesso è regolamentato dal codice civile ed e'obbligatorio per le vendite a distanza (ad esclusione soltanto di alcuni articoli), effettuate al di fuori di negozi o locali commerciali.
"Soddisfatti o rimborsati" è invece una libera politica comerciale, assolutamente facoltativa.
I negozi ed i locali commerciali sono pertanto obbligati a prestare garanzia ma non a riprendersi indietro la merce solo perché non piace.
Se questa clausula e' pubblicizzata, il negoziante non puo' rifiutarsi di applicarla (secondo il suo regolamento che deve essere scritto da qualche parte).
Diversamente, qualora nel negozio non esista alcuna pubblicità o regolamento in merito, il negoziante è libero di decidere, a sua discrezione, se sostituire il prodotto cambiandolo con un altro, rilasciare un buono per l'acquisto di un nuovo prodotto o rimborsare l'importo totale.